Per la moratoria delle estrazioni a mare ed a terra

Garantire la salute, l'ambiente, il territorio, le economie delle comunità

No al massimo sfruttamento delle risorse

Per la fuoriuscita dalla economia degli idrocarburi

No alla privatizzazione delle risorse energetiche

che regala a pochi le ricchezze e lascia devastazioni e rischi ambientali

Per un uso sostenibile del territorio

le energie rinnovabili al servizio di un'economia dei beni comuni

Per il diritto sovrano a decidere

no ai modelli autoritari della liberalizzazione delle risorse

sabato 9 febbraio 2013

Invito al convegno del 15 febbraio titolo V Costitutivo e quesiti ai candidati

ASSEMBLEA PUBBLICA
Energia, Ambiente, Democrazia,
Quali prospettive dopo la riscrittura del Titolo V della Costituzione?

In Europa, negli ultimi anni, sono stati varati strumenti normativi aventi anche l’obiettivo di limitare il potere dei Parlamenti nazionali democraticamente eletti.
In Italia si modifica la stessa Carta Costituzionale, come accaduto con il pareggio di bilancio - articoli 81, 97, 117 e 119 – e si promette di modificare il Titolo V per facilitare le autorizzazioni per le estrazioni di idrocarburi.
In Basilicata è stata  pubblicata la Legge Regionale di Assestamento (L. n 16 dell’Agosto 2012), contenente articoli riguardanti la necessità di frenare il consumo di suolo per sottrarlo all’assoggettamento delle continue richieste di permessi per prospezione e ricerca di idrocarburi (da cui la vulgata mediatica di “moratoria”) e lo Stato ha deciso di impugnare le nuove norme dell’Ente Regionale presso la Corte Costituzionale in nome del principio della esclusività dei poteri centrali in materia di decisione e gestione energetica.
Ancora una volta il Titolo V della Costituzione si trasforma in sensibile campo di conflitto tra poteri, che nell’accentuarsi della crisi tendono a divaricarsi e ad essere sempre meno concorrenti. Ancora una volta il volto autoritario dello Stato e degli interessi delle lobbies multinazionali si mostra insofferente verso gli stessi tentativi di riformismo trasformista di una compagine governativa regionale che fino a pochi mesi fa si mostrava unanime ed entusiasta delle magnifiche sorti e progressive del cosiddetto “Memorandum” di intesa Stato/Regione, per di più magnificandone il recepimento in sede di formulazione dell’articolo 16 del Dl per le Liberalizzazioni dello scorso anno.
Il Convegno del 15 Febbraio 2013 vuole contribuire a rendere esplicite e chiare le opzioni in campo, mettendo in risalto le linee di tendenza di un’intera fase di transizione verso il rafforzamento di pericolose politiche di  centralizzazione dei poteri dello Stato a  discapito dell’esercizio di una ricerca di equilibro tra esigenze complessive nazionali, rappresentazione e rilevazione dei bisogni sociali e territoriali e produzione normativa locale.
VENERDI’ 15 FEBBRAIO 2013,   ORE 17.00  
AULA MAGNA ISTITUTO  “F. S. NITTI” – VIA  ANZIO - POTENZA
Ne parliamo con ENZO DI SALVATORE, docente di Diritto Costituzionale  italiano e comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università  degli  Studi di Teramo, che presenterà per l'occasione il suo nuovo libro  “AMBIENTE FRAGILE”.
A questa assemblea sarà utile e gradita la partecipazione da parte degli amministratori comunali, provinciali, regionali, nonché degli stessi candidati al Parlamento di tutte le formazioni e di tutte le liste elettorali lucane che si richiamano a valori autenticamente democratici e costituzionali, perché siamo convinti che il tema del rapporto che lega indissolubilmente energia, Costituzione, capacità partecipativa e decisionale decentrata, è tema pregnante (con il MES e con la riforma dell’art 81 Cost.) delle cessioni di sovranità già decise ed in atto. Che è un tema che non è possibile nascondere sotto il tappeto, tantomeno nel corso della campagna elettorale.
La mobilitazione avvenuta in questi mesi in Basilicata, improntata alla necessità di conoscere ciò che stava accadendo e quali prospettive per il futuro potrebbero delinearsi, ha reso concreto un diverso modo di agire da parte dei cittadini di questo territorio, ma soprattutto un differente modo di rapportarsi alle forze politiche. E’ stato riscoperto il diritto a essere protagonisti non solo della propria vita, ma delle relazioni con tutti gli altri appartenenti alle comunità e alle realtà in cui si vive quotidianamente. Oggi si è forse un po’ meno disponibili a delegare a una scheda elettorale le proprie speranze, a mugugnare per l’incertezza del futuro: si pongono precise domande, si esigono adeguate risposte, si agisce di conseguenza.
Il Coordinamento No Triv, facendosi interprete di questa riscoperta dell’agire pubblico e civile, rivolge a tutte le forze politiche ed ai candidati nella circoscrizione Basilicata alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento, alcuni quesiti relativi ai cambiamenti che si potrebbero avere inerenti le modalità di concessione dei permessi ai progetti di ricerca di idrocarburi nei nostri territori e all’impatto che essi avrebbero sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sul tessuto economico all’indomani delle modifiche auspicate all’interno della Strategia Energetica Nazionale.
Affinché la prossima competizione elettorale avvenga nella correttezza e nella trasparenza totale del rapporto tra elettori ed eletti, è indispensabile conoscere il punto di vista dei partiti e dei candidati sulle problematiche che investono il territorio. Al tempo stesso deve esserci una assunzione di impegni politici minimi che dovranno essere attuati nel corso del mandato, rispetto ai quali gli elettori si aspetteranno una chiara, costante e continua informazione.
Le risposte verranno rese pubbliche sul sito del Coordinamento No Triv e fatte pervenire a tutti gli organi di informazione per consentire ad ogni elettore di valutare la sensibilità dei partiti e dei loro candidati rispetto ai problemi del futuro del territorio, dell’impegno ad uno sviluppo equilibrato e sicuro nonché la loro disponibilità a progettare le scelte coraggiose di una azione politica che sappia guardare al lungo periodo e all’interesse delle future generazioni, non limitate ai cinque anni del mandato parlamentare.
Segue il testo inviato ai candidati al Parlamento e agli amministratori comunali, provinciali e regionali. I risultati verranno pubblicati sul nostro blog.

QUESITI AI CANDIDATI AL PARLAMENTO
Lei è disposta/o:
ad opporsi in ogni luogo e con tutti i mezzi all’ ipotesi di riscrittura del Titolo V della Costituzione?
⃝ SI
⃝ NO
ALTRO
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a sottoscrivere un piano energetico fondato sull’effettivo fabbisogno rilevato su scala regionale e non sulla logica della sovrapproduzione speculativa?
⃝ SI
⃝ NO
ALTRO
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ad impegnarsi, fin dai primi mesi della nuova legislatura, per l’approvazione di norme che rivedano l’intera materia petrolifera in terra ed in mare nel rispetto dell’ambiente e delle condizioni di vita, attuali e future, di tutti gli abitanti indicando nella stessa le aree da vietare?
⃝ SI
⃝ NO
ALTRO
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a farsi promotrice/tore di una legge per la salvaguardia dei bacini idrici da attività di ricerca, prospezione, estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi, di geotermia, di stoccaggio?
⃝ SI
⃝ NO
ALTRO
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ad approvare una legge che definisca criteri di democrazia partecipata nell’iter di designazione e di nomina dei vertici delle agenzie nazionali e regionali per la protezione dell’ ambientale stabilendo le modalità di rilevazione e pubblicazione in tempo reale ed in modo trasparente dei dati ambientali?
⃝ SI
⃝ NO
ALTRO
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a rendere obbligatorio la V.I.S. (Valutazione di Impatto Sanitario) nei contesti in cui sono previste attività o ampliamento di impianti suscettibili di rischi ambientali e per la salute?
⃝ SI
⃝ NO
ALTRO
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